La Piccola Casa della Divina Provvidenza di Pinasca è una casa di Riposo per Anziani e porta comunemente il nome del suo fondatore San Giuseppe Cottolengo come le tante altre strutture sparse per l’Italia: “Il Cottolengo”.
1 21 marzo 1898 la marchesa Amalia Bertea vedova Rejnaud ricca signora di Pinerolo, dona alla Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Torino una cospicua somma. Pochi mesi dopo, il 7 giugno, aggiunge al lascito “due corpi” di una cascina con numerosi terreni di sua proprietà. La disposizione testamentaria della signora.
Amalia Bertea ( 1829-1906) è molto chiara:”Obbligo di fondare un ospizio per i poveri vecchi della Val Chisone” e proprio il 7 settembre 1898 la nobildonna accoglie il primo ammalato. Nel 1903 viene aperto l’asilo.
Nel 1935 inizia la prima ristrutturazione con un massiccio e provvidenziale reclutamento di manodopera locale: oltre cento muratori. Fino a quell’anno gli ospiti sono una quarantina, ed i bimbi dell’asilo dai 40 ai 50 iscritti, con le nuove opere viene triplicata la capienza.
Negli anni bui della Grande Guerra dal 1940 al 1945 il Cottolengo pinaschese diventa un rifugio per gli sfollati dai bombardamenti. Da Torino con l’evacuazione dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza arrivano 70 suore ammalate ed altre 70 donne con le infermiere “veglianti” e numerose orfanelle di Santa. Il Cottolengo diventa un punto di riferimento per tante persone sfortunate ed anche partigiani, trovano ospitalità.
Fulcro della vita degli ospiti era-senza dubbio la cascina. In particolare gli uomini trascorrevano le loro giornate a coltivare i campi ed accudire gli animali della fattoria. Questi avevano la possibilità di sentirsi ancora utili, di valorizzare le loro capacità ed il ricavato dei campi e del frutteto serviva per le necessità della Casa. La Casa fino agli anni ’60 si mantiene con i prodotti ricavati dai campi e dalle stalle ed il forno con il locale per la preparazione del pane.
L’ultima grande ristrutturazione è del 1988 e dura quattro anni, vengono eliminate le grandi camerate per far posto a stanze a due letti con relativi servizi ed al centro nell’ampio cortile trova posto la statua di Gesù Cristo con le braccia allargate per accogliere tutti, in particolare i più bisognosi.
Il centenario della fondazione è stato celebrato con la prestigiosa visita dell’allora Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro domenica 15 febbraio 1998.
Nel 2014 l’Asilo viene chiuso.
Il Cottolengo ha iniziato la sua opera con l’aiuto di volontari che si erano messi a sua disposizione. Anche alla succursale di Pinasca operano parecchi “Volontari Cottolenghini”
(Notizie storiche liberamente tratte da Articolo di Giovanni Berger sul centenario del Cottolengo di Pinasca).
San Giuseppe Cottolengo
Giuseppe Agostino Benedetto Cottolengo (Bra, 3 maggio 1786 – Chieri, 30 aprile 1842) è stato un presbitero italiano, il fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza delle congregazioni ad essa collegate: fratelli, suore e sacerdoti del Cottolengo. Venne proclamato santo da papa Pio Xl nel 1934. La sua memoria liturgica è il 30 aprile. Nacque, da una famiglia di mercanti di stoffe di origini provenzali. Venne ordinato sacerdote 1’8 giugno 1811. La sua intuizione ebbe origine il 2 settembre 1827 quando a Torino venne chiamato al capezzale di una donna francese al sesto mese di gravidanza, tale Giovanna Maria Gonnet, affetta da tubercolosi e morente. Ella era stata portata dal marito in più ospedali della capitale del Regno di Sardegna, ma in nessuno venne accettata per il ricovero perché le inevitabili perdite di sangue avrebbero potuto innescare un’epidemia tra le altre madri e i neonati (allora non esistevano gli antibiotici). Di fronte alla tremenda agonia della giovane, lasciata morire in una misera stalla circondata dal dolore dei suoi figli piangenti, il Cottolengo sentì l’urgenza interiore di creare un ricovero dove potessero essere accolti e soddisfatti i bisogni assistenziali che non trovavano risposta altrove. Il 27 aprile 1832 fondò, con l’aiuto del dottor Lorenzo Granetti, quella grande realtà tuttora esistente: la Piccola Casa della Divina Provvidenza, più comunemente conosciuta col nome del suo fondatore: il Cottolengo. Diede inoltre vita ad alcune famiglie religiose: l’Istituto religioso delle suore, i fratelli e la società dei sacerdoti a lui intitolati. Passò gli ultimi giorni della sua vita a Chieri nella casa del fratello Luigi, anch’egli prete, dove morì di tifo il 30 aprile 1842.